venerdì 25 ottobre 2019

#12 - I materiali del cannolo

I materiali del cannolo

Per realizzare il cannolo si fa uso di molti ingredienti, e la preparazione impiega l'utilizzo di vari materiali. Si inizia dalla preparazione della 'scorza'. Gli ingredienti principali sono la farina, lo zucchero o vaniglia, un pizzico di sale e un po' di vino, si impasta il tutto e dopo si lascia riposare.
Dopo aver fatto riposare l'impasto, viene steso con un mattarello maestro e tagliato in forma ovale. Successivamente viene arrotolato utilizzando delle canne sterilizzate o tubi di metallo, in modo da fargli prendere la forma desiderata, inoltre le due punte vengono unite attraverso un collante naturale, di solito viene usato l'uovo.
Una volta finita la preparazione viene immerso nello strutto bollente fino al raggiungimento di una doratura uniforme.
Nel frattempo viene preparata la ricotta, gli ingredienti usati sono : ricotta di pecora (a eccezione de Ragusa ), zucchero e vaniglia.
In fine viene riempita la scorza del cannolo e farcito in base al luogo di preparazione.

giovedì 24 ottobre 2019

#11 - Tassonomia

Tassonomia del cannolo

Vi sono testimonianze nella storia che inducono a datare il cannolo in epoca romana, in quanto Marco Tullio Cicerone descrive un dolce dall'aspetto e composizione molto simile a quella dell'attuale cannolo : " tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus " ( cilindro preparato con farina, farcito con un ripieno dolcissimo fatto con il latte ).
Il cannolo varia, anche se leggermente, in base alla zona di produzione :
  •  Cannoli di Dattilo : la peculiarità dei cannoli di Dattilo sta nella ricotta, infatti viene lasciata quasi grezza in modo da conservare il sapore al meglio.
  •  Cannoli di Palermo : a Palermo va il merito per aver fatto conoscere il cannolo in tutto il mondo, la sostanziale differenza sta sulle decorazioni aggiunte ai bordi , ricoperte di ciliegie glassate, pezzi di frutta candita o gocce di cioccolato.
  •  Cannoli di Catania : a Catania non vengono aggiunti pezzi di frutta candita, ma viene ricoperta con una spolverata di granella di pistacchio di Bronte.
  •  Cannoli di Ragusa : La sostanziale differenza a Ragusa è sull'uso della ricotta, infatti qui non usano la ricotta di pecora la ma ricotta vaccina, la quale ha un gusto molto più delicato.
  •  Cannoli di Messina : Messina si differenzia dagli altri paesi in quanto la sua ricotta è di un colore marrone, ottenuto mescolando la ricotta di pecora al cacao amaro, infine decorato con nocciole tritate.

mercoledì 23 ottobre 2019

#10 - I proverbi sul cannolo

Proverbio sul cannolo

Sul cannolo esiste un proverbio che si pensa sia legata alla sua "creazione" in tempo di carnevale da parte di alcune monache di un convento di Caltanissetta.

“Beddi cannola di Carnalivari
Megghiu vuccuni a lu munnu ‘un ci nn’è:
Su biniditti spisi li dinari;
Ognu cannolu è scettru d’ogni Re.
Arrivinu li donni a disistari;
Lu cannolu è la virga di Mosè:
Cui nun ni mangia si fazza ammazzari,
Cu li disprezza è un gran curnutu affè!” 

In questo proverbio si invita a mangiare i cannoli, scettro di ogni Re, e per chi non li mangia non sono ammesse scuse.

martedì 22 ottobre 2019

#9 - i nomi della cosa

I nomi del Cannolo nelle varie lingue

L’antenato del cannolo si chiamerebbe 'qanawāt' e sarebbe nato nell’omonima zona dell’odierna Siria, quindi si può dedurre che per fonetica si sia preso il nome arabo e "tradotto" in siciliano come ' cannolu ', ma questo termine varia da zona a zona della Sicilia stessa. In Sicilia occidentale viene chiamato  ' u cannuoalu ' dove le vocali uoa rendono diversa la pronuncia rispetto a quella della Sicilia orientale dove viene chiamato ' u cannuolu '. di seguito metterò alcune traduzioni del cannolo nelle varie lingue.
  • inglese = cannolo
  • greco = cannolo
  • latino = cannolo
  • albanese = cannolo
  • persiano = cannolo
  • spagnolo = cannolo
  • turco = cannolo
  • Serboцанноло
Come si può notare nella maggior parte delle lingue che mantengono l'alfabeto derivante dal latino antico hanno la stessa grafia, ma naturalmente ogni lingua ha una fonetica diversa.

#8 - Il Cannolo

Il Cannolo

Come già precedente illustrato nel blog #2 scelgo il cannolo di mineo, perché è uno dei pochi a essere ancora fatto interamente in modo artigianale, nonostante l'industrializzazione sta stravolgendo il mercato vendendo non solo la cialda, ma anche la ricotta pronta, così il compito del " pasticciere " si riduce solo a quello di riempire la cialda e venderlo. Scelgo il cannolo anche perché ha una storia ultra secolare, in esso vi sono le tracce dei popoli che hanno conquistato la Sicilia lasciando di volta in volta qualcosa di nuovo, arricchendo la nostra cucina e le nostre tradizioni.

lunedì 21 ottobre 2019

#7 - Il film


Don Lisi

Il film Don Lisi parla della vita di Luigi Capuana, raccontata in prima persona dalla moglie dopo la sua morte nel periodo della prima guerra mondiale attraverso dei flashback della sua vita e delle sue opere più importanti. Il film è ambientato nella casa di Luigi Capuana, casa in cui scriveva le sue opere, faceva sedute spiritiche, ritraeva paesaggi e nella sua villa estiva dove viene " rianimato " il personaggio di scurpiddu un ragazzino orfano dalla statura gracile che badava ai tacchini per conto di massaio Turi.

mercoledì 16 ottobre 2019

#5 - Il Mito

Il santuario dei Palici

Nei pressi di Mineo vi era un lago al quanto sinistro, perchè secondo la mitologia greca si credeva che in questo lago furono dati alla luce due gemelli nati dal dio Adrano e dalla ninfa Etna, e che i gorgoglii che si sentivano erano appunto le urla dei due bambini. Altrettanto fecero i romani giustificando le esalazioni di gas uscenti dal lago come i tentativi da parte della ninfa Talia di portare alla luce i figli partoriti sotto terra a causa della gelosia della moglie di Zeus. Al fianco di questo lago fu costruito un santuario dedicato ai Palici ( nati dalle tenebre ). Chiunque giurava davanti al tempio e non manteneva la promessa sarebbe stato punito con la cecità o addirittura con la morte, ma nessuno osava sconsacrare il giuramento. Ormai si sa che in realtà il lago è di formazione prevalentemente pluviana, e che i gas uscenti sono anidride carbonica, idrogeno e metano.

martedì 15 ottobre 2019

#4 - Citazioni

Citazioni dal Marchese di Roccaverdina

La casa dei Roccaverdina è l'attuale palazzo Morgana situato a Mineo, di fronte all'attuale chiesa di S. Maria, in prossimità dei resti del castello Ducezio. " Di tratto in tratto, quasi spruzzati per forza, pochi goccioloni sbattevano sui vetri simili a chicchi di grandine; ma i tuoni rimbombavano con lunghi echeggiamenti, tra le grida di gioia della povera gente smaniante per la pioggia nelle scoscese viuzze attorno alla vasta casa dei Roccaverdina, isolata da ogni lato e quasi arrampicata a quell'angolo della collina di Ràbbato che aveva in cima le torri dell'antico castello rovesciate dal terremoto del 1693.Dalla parte del viale che conduceva lassù, la casa dei Roccaverdina aveva l'entrata a pianterreno, mentre dal lato opposto la facciata di pietra intagliata si elevava con tre alteri piani su le povere casette di gesso dalle quali era circondata. Gli altri lati, a mezzogiorno e a tramontana, seguivano la ripida elevazione del terreno, e davano a chi guardava l'impressione che l'edificio si fosse sprofondato per un avvallamento della collina. Il terrazzino della sala da pranzo rispondeva a ponente, e il vento impetuoso lo investiva di faccia. "

Luigi Capuana, Il Marchese di Roccaverdina, Milano : Treves , 1901, pp. 12-3

Il crocefisso

Nel paragrafo a venire verrà descritto il crocefisso in legno a grandezza naturale del Marchese situato nel magazzino, il quale si sembra animarsi per svelare l'omocidio da lui commesso.

"Ospite incomodo quel Crocifisso che, di tanto in tanto, pareva si svegliasse per turbare con la sua importuna visione la coscienza del marchese! Egli non avrebbe dovuto badargli più, dopo che il cugino Pergola gli aveva sbarazzato il cervello di tutte le superstizioni dei preti. Intanto, che cosa poteva farci? la figura di quel Cristo agonizzante su la croce, abbando137 nato laggiù nello stanzone del mezzanino, con la testa, le mani e le ginocchia fuori dai brandelli del lenzuolo roso dalle tignuole, come egli lo aveva inattesamente visto quel giorno... che cosa poteva farci?... quella figura gli dava un senso di inquietudine, di malessere ogni volta che gli invadeva l'immaginazione."

Luigi Capuana, Il Marchese di Roccaverdina, Milano : Treves , 1901, pp. 137-8

mercoledì 9 ottobre 2019

#3 - Libro con riferimenti a Mineo

Il Marchese di Roccaverdina

Il Marchese di Roccaverdina è un romanzo scritto da Luigi Capuana. Nel suo romanzo parla di un marchese, il quale si era innamorato di una contadina, ma a causa delle sue umili origini non può sposarla, così decide di combinarle un matrimonio fittizio con il suo fidato sottoposto Rocco Criscione, ma alla condizione che non abbia rapporti sessuali con lei. Il marchese preso dalla gelosia uccide Rocco, ma al suo posto viene incolpato un innocente, il quale finisce per morire in carcere. Alla fine il Marchese finirà per impazzire a causa dei rimorsi dell'omicidio di due innocenti.
La narrazione è ambientata interamente nel territorio di mineo e le sue annesse campagne, luogo di dimora del Marchese.

martedì 8 ottobre 2019

#2 - Le Cose di Mineo

La macchina fotografica di Luigi Capuana

Luigi Capuana si appassionò di fotografia lungo la sua permanenza a Firenze nel periodo dell'infanzia. Egli studiò molto la sua conformazione e in fine decise di realizzarne un suo modello grazie all'ausilio dell'amico Corrado Guzzanti. Riuscirono a metter su con una scatola di cartone e una lente di binocolo una macchina fotografica primitiva ma efficace
La cattura dell'immagine era lenta, le prime foto erano in negativo, successivamente riuscì a migliorarla stampando in gradazione seppia. Si dice che Capuana era ossessionato dalla morte, l'occulto e il paranormale e che durante le sue sedute spiritiche cercava di evocare qualche anima e di poterla immortalare grazie alla sua macchina fotografica, purtroppo non ci riuscì mai.







Il sismografo di Corrado Guzzanti

Il sismografo di Corrado Guzzanti, denominato Agamennone, fu costruito intorno al 1887 sotto la direzione dell'Ufficio centrale di Roma; strumento molto preciso e sensibile era in grado di percepire scosse sismiche di breve durata e intensità. Composto da due componenti orizzontali con punta a inchiostro su carta scorrevole, negli anni è stato perfezionato equilibrando meglio il peso attraverso dei dischi dal peso totale di 200 kg in modo da essere più bilanciato e sensibile.
L'osservatorio possedeva un orologio regolatore e un cronometro di marina che comunicava elettricamente l'ora esatta.











Il cannolo

Il cannolo di Mineo è ancora uno dei pochi che viene preparato interamente in laboratorio dai pasticceri locali, la particolare ricetta per la preparazione è tutt'ora segreta al pubblico, la quale si tramanda dal 1950 di generazione in generazione.

#1 - Mineo

Mineo

Il comune di Mineo (Minìu o Minèu in siciliano) è un comune di 5 080 abitanti in provincia di Catania in Sicilia. È situato sulle pendici nord-occidentali dei monti Iblei.

La città di Mineo presenta reperti storici di un passato rigoglioso, infatti sono ancora presenti i resti del castello medievale Ducezio, situato nel punto più alto della città. Esso era composto di ben dodici torri e di un mastio di pianta ottagonale, costruito con blocchi squadrati ed intagliati. Tutta la città era circondata da possenti mura per difendersi dai nemici.
A causa del terremoto del Val di Noto del 1693 quasi la totalità degli edifici furono distrutti, comprese undici torri del castello Ducezio, solo una torre ne uscì intatta insieme a qualche porta delle vecchie mura. Dopo questo evento la nobiltà cittadina riedificò la città.
Mineo è stata la città natale del famoso Luigi Capuana, scrittore, critico letterario e giornalista italiano. Fu proprio grazie a Capuana che in Italia si sviluppò il movimento letterario noto come Verismo; quest'ultimo riproduce sostanzialmente il naturalismo francese anche se con varie differenze.
Altitudine : 511 m s.l.m.
Coordinate geografiche :  37°15′58.89″N 14°41′27.82″E

#33 - La sintesi finale

La sintesi finale In questo ultimo post racchiudo tutte le conoscenze a me pervenute attraverso ricerche, miti, leggende e racconti pop...